Suspended: Siracusa, Fototeca Siracusana, 10-28 Giugno 2023

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Sabato 10 Giugno alle 18.30 si inaugura a Siracusa, alla Fototeca Siracusana, la mostra “Suspended“. In mostra una quindicina di stampe e disponibile il libro. Sarò presente al vernissage.

Scrive Sandro Iovine, apprezzato critico di fotografia, a proposito di “Suspended”:

Quando si pensa alla Sicilia le prime immagini che vengono in mente, a seconda del pregiudizio che ci attanaglia, sono quelle di una terra assolata dal mare splendido, piuttosto che di donne velate di nero che si aggirano in paesi in cui l’omertà si incarna in uomini con la coppola in testa e la lupara sulla spalla.
Niente di tutto questo (per fortuna) appare nelle immagini di Massimo Cristaldi. Qui protagonista è il tempo, un tempo sospeso, come sospesi sono i paesaggi che ci presenta dove tutto sembra ricordare vestigia di un recente incompiuto passaggio dell’uomo. Quelli che possiamo vedere sono luoghi immersi nell’assenza. Assenza di cura per ciò che l’uomo ha fatto in passato, assenza di una conclusione per opere iniziate e mai terminate. È un tempo che non c’è quello che fotografa Massimo Cristaldi, o meglio un “tempo interiore” che cristallizza, in un presente continuo, le ferite dello spazio e propone “deliranti proiezioni nel futuro”-.

Sandro Iovine

SUSPENDED è la visione di un fotografo che vuole esprimere il disagio comune a tanti siciliani che vivono in questo tempo “sospeso”, mentre assistono all’impoverimento della propria terra e delle risorse di un patrimonio soggetto, suo malgrado, alle incurie del tempo, oltre a quelle umane.
Massimo Cristaldi usa la fotografia per stigmatizzare con abile capacità narrativa indolenze e abusi che l’autore trasforma in visioni surreali, quasi metafisiche a cui ci si è assuefatti, così come all’idea di accettare “normalità” che tali non sono. Niente di nuovo, ma non per questo i tentativi di ridestare le coscienze sono inutili, ce ne fossero. Le voci che invocano un destino più giusto per questo Sud del mondo non devono tacere perché non basteranno mai.

Salvatore Zito

Ingresso libero o su prenotazione nei giorni di chiusura

The Metamorphosis of the Stars (La Metamorfosi delle Stelle)

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Un viaggio tra Cuba a Cina

All’inizio del secolo scorso la comunità cinese stabilita nella Chinatown di L’Avana era una delle più densamente popolate al di fuori della Cina. L’idea per questo progetto è nata alla grande porta del “Barrio Chino” a L’Avana, con l’obiettivo di esplorare e documentare visivamente le somiglianze e le differenze tra Cuba e Cina. Provando a colmare il divario concettuale tra queste nazioni, il progetto si concentra su ciò che più hanno in comune: persone per strada, regimi comunisti in cambiamento, leader iconici e le stelle nelle bandiere.

Mentre la Cina ha subito profonde riforme economiche dal 1978, diventando una delle più grandi economie del mondo, Cuba ha vissuto relativamente pochi cambiamenti. Nonostante le differenze nella popolazione, nell’economia e nell’eredità culturale, il progetto evidenzia le somiglianze tra le due nazioni e cerca di superare i pregiudizi concentrandosi sugli elementi di base della vita quotidiana come sorrisi, danze e spunti visivi di ardite somiglianze.

Il progetto offre una prospettiva fresca sulla continua metamorfosi di due governi comunisti, entrambi influenzati, come tutto il mondo, dalla globalizzazione in corso.

Guarda l’intero progetto

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Touch Ground: Ali Baba

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Nel 2013 circa 42.000 migranti hanno sfidato il mare per raggiungere l’Europa, soprattutto attraverso la Sicilia e le sue isole minori. Svariate migliaia di persone hanno fatto lo stesso percorso negli anni precedenti e successivi.

In “Touch Ground” ho fotografato le spiagge, i porti, le scogliere, i luoghi dove, negli ultimi anni, sono sbarcati i migranti dal Nord Africa.

Ho completato touch ground nel 2014.

Dopo quasi dieci anni da “Touch Ground” nulla è cambiato.

Le morti in mare sono aumentate ed abbiamo girato la testa senza affrontare seriamente una realtà che bisognerebbe prima accettare e poi provare a trasformare in una opportunità.

Questo è “Ali Baba”, un grosso barcone arenato sulla costa di Marzamemi. Non è, ancora, un relitto come tanti altri. Intorno a lui ci sono valigie, giacche, cime. Il mare lo mangerà pian piano. Ali Baba ed i 100 migranti.

Nella sua “bellezza”, esaltata dalla luce del tramonto, sembra quasi sbeffeggiare chi con lui è arrivato a destinazione. Spero queste immagini possano farci ricordare chi non ce l’ha fatta ed aiutare chi, strenuamente, scappando dal proprio paese, è alla ricerca di una vita migliore.

Humans of China a Trieste: immagini della mostra

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Ecco alcune immagini della mostra “Viaggio in Cina” – Massimo Cristaldi dialoga con con Takuzo Yamane al Museo D’Arte Orientale di Trieste.

Nell’ambito del nono Trieste Photo Days – Festival Internazionale della Fotografia Urbana (Trieste 29.10-01.11.2022), si sta svolgendo al Civico Museo d’Arte Orientale la Cina è protagonista con gli scatti contemporanei del fotografo siciliano Massimo Cristaldi, suggeriti dall’art director del Festival, Angelo Cucchetto, e dal presidente dell’Associazione, Stefano Ambroset, selezionati dal conservatore del Museo d’Arte Orientale, Michela Messina, con Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte.

Le foto contemporanee dialogano con le testimonianze dei primi del Novecento del fotografo giapponese Takuzo Yamane, custodite nella Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte.

Humans of China: Trieste, Museo D’Arte Orientale, 28 Ottobre-27 Novembre 2022

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Il mio nuovo lavoro, “Humans of China” è stato selezionato per una mostra al Museo D’Arte Orientale di Trieste nell’ambito del “Trieste Photo Days 2022“.

La mostra aprirà alle 10:00 di Venerdì 28 Ottobre 2022. A seguire, sabato 29 Ottobre 2022, alle ore 10:00 presso la Sala Xenia, si terrà un incontro con gli autori del Festival.

Protagonista dell’esposizione è il viaggio in Cina, paese molto presente nelle ricche collezioni dei Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte e del Civico Museo d’Arte Orientale. Gli scatti contemporanei del fotografo siciliano Massimo Cristaldi, suggeriti dall’art director del festival Angelo Cucchetto e dal presidente dell’Associazione Stefano Ambroset,  dialogano con le testimonianze dei primi del Novecento del fotografo giapponese Takuzo Yamane, custodite nella Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte.

Le fotografie dei viaggi compiuti tra il 1909 e il 1916 da Takuzo Yamane sono divulgate nel prezioso volume “Bird’s Eye View of the Far East”, dalla copertina in seta verde, cucito in stile giapponese. Le immagini descrivono varie città cinesi tra cui Wuhan, Shanghai, definita allora la Chicago orientale, la Manciuria, le miniere, la costruzione della ferrovia, le fonderie, le fabbriche, i depositi agricoli o industriali, i giardini, i siti archeologici, i porti e gli edifici più importanti. Molte fotografie testimoniano la considerevole presenza dei giapponesi e degli occidentali per motivi di affari in Cina all’inizio del XX secolo.

Nel XXI secolo, Massimo Cristaldi mette da parte il bianco e nero e restituisce una Cina policroma dove la fotografia diventa strumento di avvicinamento e partecipazione. L’autore, da sempre interessato alla rappresentazione dei confini, documenta, attraverso la fotografia, un itinerario personale di racconti e di storie in cui l’attenzione è focalizzata soprattutto sui volti di un’umanità anonima.