«L’ambiente paga il prezzo più alto ma l’empietà di questa inefficienza colpisce anche il cittadino che si ritrova quotidianamente a subire lo scacco visivo che gli rammenta lo scempio prodotto. O, forse no. Come le migliaia di automobilisti che attraversano la rotonda di Giunone senza alzare lo sguardo verso i templi, innumerevoli altri spettatori indifferenti fingono che l’Italia sia l’angolo di paradiso in cui risiedono e abituano l’occhio alla bruttura di cui non si accorgono più» Così il prefatore ed editore Franco Carlisi. Proprio in questo sta l’importanza di questo libro di fotografie di Massimo Cristaldi, figlio del filosofo Rosario Vittorio. Egli ha la capacità di sostare, forse lui direbbe contemplare, di fronte a questi oggetti, belli o brutti che siano ma che hanno e trasmettono il senso della solitudine o dell’abbandono. Ti lasciano addosso un disagio. Ti creano indignazione e ribellione. Il senso critico della sua mente mi richiama il disagio esistenziale del padre, tormentato dall’essere «finito». Quindi non di paesaggi della mente parlerei ma di una educazione critica della mente. Il risultato è una denuncia e una protesta per questa realtà che ci circonda che porta con sé il senso della indifferenza, della trascuratezza e dell’abbandono, della miseria anche quando l’oggetto in sé è bello ma senza cura e senza rispetto. Le foto vengono offerte senza alcun commento, citando solo la città dove lo scatto è stato fatto. Suspended (o epoché, sospensione del giudizio per la fenomenologia). Non sono un esperto della fotografia ma il messaggio è arrivato come penso arrivi a tutti. Un cazzotto sullo stomaco. Però, l’indifferenza è prodotta dalla situazione «in cui tutti gli uomini diventano schiavi di un sistema la cui logica sfugge dalle loro mani, essi possono ritrovare la comunanza autentica nella lotta per il senso dell’essere» (R. V. Cristaldi, Saggi di filosofia del finito, Messina 1972, p.109). Deve venir fuori lo scatto per la dignità dell’uomo che non può rimanere passivo di fronte a tanto sfacelo. È un momento storico difficile ma ribellarsi è giusto, doveroso. E pensiamo anche alle tante sciagure che accadono come l’alluvione in Emilia-Romagna e le tante frane in questi ultimi anni dovute alla speculazione edilizia e al disboscamento, all’inquinamento. Alla responsabilità della società in generale e dell’uomo passivo. Un senso di gratitudine per l’Autore di questo testo, donato il 9 luglio 2023 (Massimo Cristaldi, Suspended, Palermo, 2021).
Francesco Carlomagno