Un rilancio del blog con un’immagine di Unsplash

Da tanto tempo questo blog langue. Una delle ragioni di questo prolungato silenzio, interrotto soltanto da qualche sporadico aggiornamento su mostre o premi, risiede nel fatto che, onestamente, pubblicare un blog in due lingue è faticoso. Una cosa infatti è scrivere nella propria lingua madre, un’altra è scrivere in italiano e poi tradurre, con un livello di qualità almeno decoroso. Oppure, come ho spesso fatto, scrivere direttamente in inglese.

Questo ha fatto sì che molti pensieri, riflessioni, idee e spunti non venissero mai pubblicati qui. E, in effetti era un peccato perchè, aldilà di una base di lettori affezionati che mi seguivano tempo addietro e che, in alcuni casi, ho anche incontrato di persona, il blog serve per primo al suo autore. E’ un almanacco del proprio tempo.

Così, dopo parecchie titubanze, ho adottato una soluzione che mi consentisse di segure due linee che possono essere parallele: contenuti in Italiano e/o in Inglese. Per far questo ho dovuto lavorare sui post esistenti, cambiando il meccanismo di WordPress per il funzionamento contemporaneo di due lingue differenti, con l’idea che questo potesse condurmi a ritrovare il piacere di scrivere di getto, impiegando un tempo “ragionevole” e, magari così, di riprendere un’abitudine che mi manca oggi un po’. E, proprio riguardando i vecchi post, soprattutto nella categoria “pensieri” e “altri fotografi“, mi sono ritrovato a rileggermi, spesso anche a 10 anni di distanza. A volte con un sorriso.

E questo mi ha fatto venire ancora più voglia do, tempo permettendo,  ri-dedicarmi al blog scrivendo su di esso considerazioni variegate, che passano dal fotografico ma che attraversano anche altri miei interessi come la tecnologia, la psicologia, la musica, le motociclette.

Per rilanciare il blog ho scelto la bella immagine “stock” ma totalmente gratuita che vedete in cima, della fotografa Annie Spratt.

L’ho usata perchè rappresenta una macchina da scrivere alla quale sono legato e perchè l’ho trovata su UNSPLASH.COM, un sito che offre foto high-res gratuite senza alcun compenso e con la possibilità, assolutamente opzionale, di dare credito al fotografo cedente. Ovviamente il minimo dal mio punto di vista, tanto che ho messo sulla stessa foto le credenziali dell’autrice sulla fotografia.

Unsplash, in questo momento, è al centro di una certa bufera mediatica, tamburellata online da Zack Arias, che per gli angloparlanti tra voi, fa fatto un paio di video che potete trovare qui. La questione è facile: cosa ci si guadagna a dare gratis foto (anche belle) a chiunque? Quanti espongono almeno il fatto che qualcuno abbia realizzato quella foto (obbligo che è anzi legge in Italia)? E poi, come giustamente fa notare Arias, nel caso in cui ci siano delle fotografie con delle persone come ci si comporta con la licenza dell’immagini e i relativi “model release”?

Il suggerimento di Arias per i fotografi è quello di fare attenzione a mettere le proprie immagini sul sito perchè rischiate delle cause legali, e la questione è molto complicata visto che unsplash consente di utilizzare le immagini ovunque ma le leggi sull’uso commerciale delle immagini varia enormemente da nazione a nazione.

Proprio 10 anni fa scrivevo di questo sul post “Foto: Fonte Internet“. Rileggo adesso quell’articolo. Un po’ sdegnato mi lamentavo della mancata attribuzione della fotografia all’autore. Certo non avrei potuto immaginare allora che oggi un sito avrebbe fatto scaricare queste fotografie gratuitamente, con il consenso dell’autore stesso, invitando genericamente a “dire grazie”.

E quindi la questione che vi pongo, sperando in un rinnovato dialogo con voi, è: ma da dove dovrebbero guadagnare i fotografi se oggi anche le “stock photos”, che già costavano centesimi, sono addirittura gratuite? E, inoltre, pure complessivamente gradevoli?

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