Le tre dimensioni nell’utilizzo delle macchine fotografiche

Facciamo un po’ di filosofia collegata all’atto dello scattare e alle macchine fotografiche. Esistono a mio avviso 3 dimensioni parallele. 

  • Quello che “serve
  • Quello che “piace usare
  • Quello che “piace avere

Il massimo è trovare la combinazione tra le tre dimensioni, mettendo come parametro importante, la qualità finale dell’immagine e, almeno per me, le sensazioni di utilizzo: quello che “piace usare”.

E questo è un punto fondamentale perché quello che piace usare ha una diretta influenza sul come vedo il mondo e quindi, indirettamente, sul risultato finale.

Ad esempio la Medio Formato analogica con cui ero in giro qualche giorno fa. Cavalletto, pozzetto, schermo quadrato, ottica 28mm equivalente. Sicuramente non “serve”, ma “piace molto usare”. Mi rendo conto di come questo piacere d’uso, assieme alla oggettive difficoltà di maneggiarla, aiuta un certo tipo di fotografia ragionata. Avevo nell’altra mano l’ottima Sony RX1RII che sicuramente “serve” come mezzo per l’eccellente rapporto tra qualità di immagine e dimensione fisica dell’oggetto in quanto tale. Ebbene usavo la MF per cercare le inquadrature e scattavo, avendole trovate, con entrambi i mezzi. Il sonoro “Clank” dell’otturatore della Rollei era un piacere enorme, mentre click asfittico della Sony mi lasciava molto indifferente…

Come qualità finale saremo lì lì, con la Rollei leggermente avanti per tridimensionalità ma con il “noise” di una pellicola Portra 160 ed i relativi pelucchi da scansione. Insomma la MF mi aiutava a “trovare” inquadrature che la digitale non mi avrebbe mai fatto scoprire. Forse anche complice il vecchio mantra delle fotografia analogica che è il “costo” associato alla pressione del pulsante di scatto.

Il pozzetto della mia Rollei 6003 professional

Per questo quello che piace usare è molto importante, forse più di quello che “serve”. E, per lo stesso motivo, il mio iPhone XS non riesco proprio ad usarlo come mezzo fotografico, ma solo come blocchetto degli appunti: serve, ma non piace usare.

Ed il “piace avere”? Bhe, se piace usare probabilmente è una conseguenza. Ma in troppi coprano le macchine fotografiche perché piace possederle come dei feticci… Non è il mio caso!

Comments 1

  1. A mio avviso, si instaura ( o si dovrebbe ) instaurare una fusione perfetta tra”‘ ciò che piace” e ” ciò che si usa”. Se avviene questo”miracolo”, i risultati, le foto, avranno un tocco di bellezza in più.

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