[lang_it]
Forse il mio background da geofisico mi porta ancora a scrivere sul terremoto cinese. Tra le altre voci, sul blog della Reuters è apparso oggi un reportage davvero toccante, soprattutto perchè effettuato da un fotografo che è nato nelle zone colpite: Jason Lee. Merita assolutamente una visione.
[/lang_it]
Comments 2
Grazie Massimo per la segnalazione. Le foto sono toccanti, soprattutto quella della farfalla, ma ancora di più il testo che le accompagna. Ho molti amici cinesi e qualcuno che viene da chengdu, immagino bene come si senta qualcuno nato li che vada a fare un reportage di questo genere.
Aggiungo poi, per chi non conosce molto la cultura cinese, che la perdita di un figlio è una cosa veramente terribile. Non solo con la politica del controllo delle nascite hanno di solito un unico figlio e su di lui scommettono tutta la propria vita, i risparmi per istruirlo, etc, ma da millenni il rapporto filiale è una cosa estremamente forte in Cina, a mio sentire ancora di più che in Europa. La perdita di un figlio è forse la cosa più terribile che può capitare a un cinese. Povera mamma che ha obbligato la figlia ad andare a scuola ed è convinta così di averla uccisa…
ciao ciao
f
Author
Ciao Fabiano,
è una cosa veramente toccante, soprattutto perchè, a mio modo di vedere, sovrassaturi di cultura cinese “negativa”, ci fa bene, da occidentali, ricordarci ogni tanto quanto siamo tutti fragili e vulnerabili. E uguali.
Massimo