Dal 2007 al 2008, a partire da “Fotoavventure” creammo con alcuni amici virtuali tra cui Marco Benna, “Magma”, una gruppo di fotografi che parlavano di immgini e passione per la fotografia. Era impossibile restare sul piano del virtuale quindi ci conoscemmo di presenza a Torinio e poi Marco venne da me a casa a Catania ad agosto 2010. Per divertimento abbiamo fatto un po’ di foto insieme in un assolato pomeriggio agostano che ricordo con enorme piacere…. Poi ci siamo rivisti alcune volte, l’ultima lo scorso gennaio 2018. Una persona gentile, intelligente, ricca di garbo e di cultura. Ora se ne è andato ed io non sono riuscito neppure a salutarlo. Sono davvero addolorato: mi manca il mio amico che da virtuale è diventato reale e che per me sempre tale resterà. Un caro pensiero ovunque tu sia con la dedica di una di quelle foto di quel lontanto agosto siciliano.
Med Photo FEST 2019
Il mio Suspended sarà in mostra nell'ambito del MED Photo Fest 2019 in due diverse location:
- Dal 5 al 26 Ottobre presso la Galleria GAM/Galleria Arte Moderna di Catania insieme alla personali di GÉRARD BOISNEL , VERONICA BRONZETTI, MARIA SPERA (Francia) e MARILENA VITA a cura di Pippo Pappalardo. Vernissage il 5 ottobre alle 17:30 - Pagina Facebook dell'Evento
- Dal 3 al 28 Novembre assieme a CARLOS FREIRE alla Quadreria di Caltagirone. Vernissage domenica 3 novembre alle ore 18:00
Il programma del Festival è molto articolato e prevede Mostre, Workshop, Seminari e letture portfolio e si svolgerà tra Catania, Vizzini, Siracusa, Caltagirone, Augusta e Modica.
Simulacra in Realmonte – Stiamo a Sud – Foto e video del vernissage
Ecco alcune immagini ed un video sul vernissage della mia mostra a Realmonte (Agrigento) nell’ambito della collettiva “Stiamo a Sud” a cura di Angelo Pitrone. Progetto in mostra: Simulacra.
Stiamo a Sud
Dal 13 Settembre al 13 Ottobre 2019
Galleria a Sud Artecontemporanea – Realmonte (AG)
Gallerista: Giovanni Proietto
Curatore: Angelo Pitrone
Fotografi e Lavori:
Karmen Corak – Il sogno infinito
Massimo Cristaldi – Simulacra
Giuseppe Cuttitta – Verifiche omaggio a Ugo Mulas
Mario Donato – Il mare racconta leggende
Ezio Ferreri – I fantasmi di Poggioreale
Angelo Pitrone – California ’99
Tano Siracusa – Madagascar 2010, pousse pousse
Martino Zummo – Fine del Viaggio
Musiche per fisarmonica: Maurizio Piscopo
Poesie ed Improvvisazioni: Francesco Riggio, Maurizio Piscopo
Simulacra @Stiamo al Sud, Realmonte, 13 Settembre-13 Ottobre 2019
Il mio Simulacra sarà in mostra, assieme a lavori di Karmen Corak, Giuseppe Cuttitta, Mario Donato, Ezio Ferreri, Angelo Pitrone, Tano Siracusa e Martino Zummo nell’ambito della mostra “Stiamo a Sud” che aprirà a Realmonte (AG) venerdì 13 settembre 2019.
Vi invito con piacere al vernissage che avrà luogo dalle 20 presso la galleria “A Sud Artecontemporanea” di Realmonte (via Rina 268).
Suspended in Philadelphia: pictures of the exhibition
Here some snapshot and a small video of my Suspended exhibition in Philadephia.
Suspended on Italian Cultural Institute
Gravy Studio, Philadelphia 13-27 April 2019 Gravy Studio 910 N. 2nd Street, Philadelphia Gravy Studio & Gallery is proud to present the Suspended, a series of work by Italian photographer Massimo Cristaldi. Cristaldi says Suspended is a photographic sequence exploring what is far from Mediterranean stereotypes. No winking postcards testifying a collective image of lands full of art and nature. No iconic visions of black dressed mamas, godfathers, and religious fests. Visual sketches, are my landscapes where the city is as old as time and continuous with it. Where every place has been (or is going to be) colonized by man made artifacts.” Cristaldi has been recognized in international photography competitions such as International Photography Awards, Sony World Photography Awards, Travel Photographers Of the Year. Cristaldi has exhibited in solo and group shows and at photography festivals in Europe, US, Canada and Brazil. He is represented by galleries in Belgium and Italy. He lives and works in Catania and Rome. Cristaldi’s photographs are part of the permanent collection of the George Eastman House, International Museum of Photography and Film in Rochester, NY.
Suspended on Dodho Magazine
After publishing some year ago a nice article on my work Refinery Flocks, Dodho Magazine has today published an article on the Suspended exhibition in Philadelphia.
Joel Meyerowitz on Suspended
I had the pleasure, back in 2012, to be one of the authors selected for the Photomed Festival in Sanary Sur Mer. The master of the show was Joel Meyerowitz, a photographer that has always been for me a constant source of inspiration. During the festival I had the pleasure to get in touch with him and I still remember our long discussions in France, about photography and philosophy.
Over the last years we kept writing and exchanging ideas: Joel was always a source of sharp and targeted suggestions helping me in, for instance, for my work Touch Ground.
The following quote is what he wrote me today on “Suspended“, the work that will be in show in Philadelphia from April 13rd. I report here his words, being, of course, authorised in so doing.
In Suspended there is a splendid and tragic feeling of emptiness, if those two could be mentioned in the same breath, and surreal as well. I like the scale shifts you are seeing with the cars, people, the houses, and the sun-blasted and burnt color of the landscapes and buildings. It shows me a kind of painful beauty in desolation, taking us beyond any hope of recovery. This is good work. Congratulations for staying so true.
Joel Meyerowitz, April 2nd, 2019
Suspended @ Gravy Studio, Philadelphia, USA, 13-27 April 2019
Suspended will be exhibited in Philadelphia, from 13 to 27 April 2019. The Vernissage will take place on April 13, from 5:00pm.
After the show Due South, that took place last year in Philadelphia and my previous exhibitions in Miami and New York, my work returns to the USA with a personal show at Gravy Studio, one of the few galleries of the City totally dedicated to photography.
I’ll have the pleasure to be @ Gravy Studio for the vernissage.
Le tre dimensioni nell’utilizzo delle macchine fotografiche
Facciamo un po’ di filosofia collegata all’atto dello scattare e alle macchine fotografiche. Esistono a mio avviso 3 dimensioni parallele.
- Quello che “serve“
- Quello che “piace usare“
- Quello che “piace avere“
Il massimo è trovare la combinazione tra le tre dimensioni, mettendo come parametro importante, la qualità finale dell’immagine e, almeno per me, le sensazioni di utilizzo: quello che “piace usare”.
E questo è un punto fondamentale perché quello che piace usare ha una diretta influenza sul come vedo il mondo e quindi, indirettamente, sul risultato finale.
Ad esempio la Medio Formato analogica con cui ero in giro qualche giorno fa. Cavalletto, pozzetto, schermo quadrato, ottica 28mm equivalente. Sicuramente non “serve”, ma “piace molto usare”. Mi rendo conto di come questo piacere d’uso, assieme alla oggettive difficoltà di maneggiarla, aiuta un certo tipo di fotografia ragionata. Avevo nell’altra mano l’ottima Sony RX1RII che sicuramente “serve” come mezzo per l’eccellente rapporto tra qualità di immagine e dimensione fisica dell’oggetto in quanto tale. Ebbene usavo la MF per cercare le inquadrature e scattavo, avendole trovate, con entrambi i mezzi. Il sonoro “Clank” dell’otturatore della Rollei era un piacere enorme, mentre click asfittico della Sony mi lasciava molto indifferente…
Come qualità finale saremo lì lì, con la Rollei leggermente avanti per tridimensionalità ma con il “noise” di una pellicola Portra 160 ed i relativi pelucchi da scansione. Insomma la MF mi aiutava a “trovare” inquadrature che la digitale non mi avrebbe mai fatto scoprire. Forse anche complice il vecchio mantra delle fotografia analogica che è il “costo” associato alla pressione del pulsante di scatto.
Per questo quello che piace usare è molto importante, forse più di quello che “serve”. E, per lo stesso motivo, il mio iPhone XS non riesco proprio ad usarlo come mezzo fotografico, ma solo come blocchetto degli appunti: serve, ma non piace usare.
Ed il “piace avere”? Bhe, se piace usare probabilmente è una conseguenza. Ma in troppi coprano le macchine fotografiche perché piace possederle come dei feticci… Non è il mio caso!