maGma – ovvero: parliamo di fotografia

Mi è già successo in passato di scrivere di gruppi fotografici online, communities di photo sharing etc. etc. Ne ho frequentate tante, in diverse lingue. Alcune le frequento ancora. Eppure mi hanno stancato. Argomenti fritti e strafritti (per non parlare di fotografie viste e riviste), lanci a varie notizie che qualunque utilizzatore di feed RSS conosce già perchè se li ritrova in automatico sul suo reader, pochissimi spunti di discussioni interessanti. Ah, e poi i moderatori…. “Mi spiace, hai inserito il tuo argomento nella categoria sbagliata”. “Mi spiace, ma non sei d’accordo con me e quindi attieniti o ti caccio”. Accidenti…. Brutta vita quella dei moderatori…. E poi i freni: non si può parlare di roba coperta da copyright, non è possibile dire la propria su certe cose o aziende altrimenti è pubblicità… Ovviamente è importante tenere un codice di comportamento civile, senza insultare nessuno. Ovvio. Ma trovo che ci siano troppe limitazioni, troppi freni, pochi argomenti di interesse. Stessa cosa più o meno il blog. Il mio fa circa 200 visitatori unici al giorno. Che faranno mai i miei amati “reader”: leggono, leggono, e mai scrivono. Certo, forse i miei post non sono molto interessanti. Eppure ne avrei di cose da scrivere ma il freno è sempre quello: perchè li scrivo? Alla fine io detesto i diari, quindi se scrivo è perchè penso che qualcuno legga ed interagisca. Ho scoperto che i post più letti sono quelli “tecnici” come le mie scorribande di improvvistato “recensore”. Quelli in cui si prova a lanciare argomenti “diversi” trovano sempre poco riscontro. Stessa cosa vedo sul blog di Fabiano. O sugli interessanti blog che parlano di fotografia come quello di Sandro Iovine, IdeeinBN o Hippolyte. Spunti di interesse, poca interazione. Recentemente lo stesso Iovine ha lanciato l’idea di spazi in cui parlare di fotografia. E ha avuto “ben” 30 commenti. Io stesso non ho partecipato al post. Troppa carne al fuoco, un po’ di diffidenza (chi sono quelli che scrivono?). L’idea è stata rilanciata su vari blog.  Però la sensazione rimane: il gruppo aperto non sembra “utile”, molti hanno “paura a scrivere”, tanti non vogliono esporsi. Eppure in questi anni, grazie alla rete, ho trovato un sacco di interlocutori intelligenti ed acuti. Da varie parti d’Italia e all’estero. E quindi, discutendo con Roberto, abbiamo pensato che forse la “via” è quella di un gruppo di discussione chiuso, solo per inviti.
Premetto che non mi piacciono i gruppi chiusi. Sono come le discoteche in cui non puoi entrare se non conosci l’organizzatore. O i club esclusivi. Bleah!. Ma su Internet la cosa cambia. Se si vuole cercare di mantenere un po’ di qualità bisogna provare a “selezionare” l’auditorium, o meglio, in questo caso lo “scrittorium“. E creare delle regole d’ingresso. E magari evitare di avere un grosso impatto in termini di tempo da dedicare al mantenimento del gruppo o di investimenti in infrastrutture tecnologiche. Serve una piattaforma gratuita, funzionante, che consenta ad un gruppo selezionato di persone di poter discutere di fotografia. Stiamo provvedendo ad invitare personalmente alcuni fotografi in questi giorni. Ad invitarli a partecipare a maGma. E siccome abbiamo speranza che questa cosa possa interessare anche altri fotografi abbiamo immaginato una serie di “regole” per l’ingresso nel gruppo di discussione. Accidenti alle regole. Eppure servono. Per maGma (nome che, secondo Roberto, “ha un bel suono….e poi è lenta e inesorabile, in continua mutazione….assolutamente creativa”) eccole di seguito:

  • (A) Essere un fotografo (non necessariamente professionista o fotoamatore: una persona che FA fotografia) e
    – Aver allestito o partecipato, almeno una mostra di fotografia (anche collettiva) in una galleria d’arte oppure
    – Aver vinto un concorso fotografico con rilevanza nazionale o internazionale
  • (B) Essere un Giornalista/Critico e aver scritto di fotografia su una rivista (anche online) oppure
  • (C) Essere un gallerista ed aver allestito una mostra fotografica.

Chi vuol partecipare a maGma può direttamente farne richiesta qui di seguito. Ci riserviamo di accogliere le richieste su base quindicinale, quindi non aspettatevi una risposta fulminea. Nella mail di richiesta per favore citate i riferimenti alle regole (siti web, tracce evidenti del vostro lavoro) in modo da poter verificare che i minimi requisiti di ammissione siano rispettati.

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