Irene Giuffrida su Refinery Flock

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Irene Giuffrida ha voluto dedicare questo testo al mio progetto “Refinery Flock“:

Una danza crepuscolare d’uccelli sulle raffinerie…è questo “Refinery flock”, il ritratto dinamico di un improbabile incontro: quello tra la natura, l’uomo e i loro simboli. Nel tempo breve di undici inquadrature si compie, non visto, il miracolo della frammentazione dell’immagine, emerge qui una verità che troppo spesso l’arte fotografica cela: il tempo che passa. Lo stormo ridisegna i contorni del proprio andare sullo scenario di un cielo che cambia colore ad ogni scatto…è l’eterno divenire dell’esistenza che non trova posa, né si arresta sotto l’apparente appoggio della cristallizzazione del tempo in immagine.

Sfumano i contorni: lo stormo espande lo spazio della sua presenza; alle nuvole scure del cielo si mescolano gli aliti tossici della fabbrica, icona statuaria di una modernità malata che tende vanamente al cielo e sopra uno sfondo di colori accesi gli uccelli in stormo definiscono sempre nuove e casuali geometrie provvisorie aprendo strade all’ immaginazione del fotografo e del suo pubblico che osservano in tempi diversi gli identici voli…

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