Ninfa Leotta su Falconara

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Ninfa Leotta ha voluto dedicare questo testo al mio progetto “Falconara“:

“Falconara” non è solo una spiaggia sulla costa meridionale della Sicilia. E’ un topos dell’anima.La sua bellezza misteriosa e silenziosa attrae l’occhio del fotografo che immortala, attraverso l’obiettivo, le immagini più suggestive di una realtà che lo colpisce per la sua immensità e per la sua eterogeneità. Non lo spaventa la solitudine del luogo e la mancanza della figura umana. Lui non è solo. La sabbia vellutata che accoglie il suo corpo mentre scatta, gli permette di afferrare aspetti insoliti del paesaggio, fissati per sempre in un attimo d’ infinito. I suoi occhi si tuffano al di là del mondo reale e trasformano il ramo  secco abbandonato in un grosso granchio o in una tartaruga che arrancano per arrivare al mare e la piattaforma che si intravede in lontananza, somiglia ad una nave di mercanti di spezie che solca il mare, avvicinandosi alla terra. Gli insoliti, porosi faraglioni su cui si infrangono le onde, facendo ricadere la spuma che biancheggia come merletto di sposa sulla spiaggia, si trasformano in grottesche creature marine, incatenate per l’ eternità in quella sottile lingua di terra, da cui respirano cristalli di luce. E tutto attorno mare, mare, mare infinito, spumeggiante. Un mare che sembra trascolorare: si argenta? o si scura? E poi, sabbia. Impalpabile,soffice, colore dell’ oro. Una sabbia, a volte con impronte, che pare dorma incantata nella fulgida nebbia di un  sole accecante.

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